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LA GARA DI BARCE' - 16 AGOSTO 2014

Se sei un frequentatore del Ticino non è necessario che ti spieghi perché è bello navigare sul nostro fiume azzurro quindi il tentativo di spiegazione che segue è solo per i profani. A queste persone vorrei far capire quanto può darci il Ticino sotto forma di sana evasione dalla città: vita all'aperto in mezzo al verde e alla natura (a volte si vede perfino il falco in caccia), sano movimento (remare è fare sport), relax e ottima alternativa ai fine settimana al mare. Infatti per recarsi sul fiume non si fanno code ai caselli autostradali, si fa il bagno, si prende il sole e, in più, non c'è la confusione che spesso si trova al mare. Se poi si crea un gruppo di amici con cui navigare insieme il gioco è fatto: ecco come passare qualche ora in allegra compagnia e in modo piacevole.
Si può navigare con la barca (in dialetto barcè), tipica imbarcazione da fiume strutturata per spostarsi in senso contrario alla corrente quindi stretta e lunga, con il fondo piatto (a differenza delle barche da mare o da lago con chiglia tonda per il beccheggio causato dalle onde: sul fiume non ci sono onde quindi fondo piatto per avere una resistenza minore nella risalita contro corrente). Il barcè viene spinto ad avanzare con il remo "da punta": il remo viene posizionato verticalmente contro il fondo e facendo forza sullo stesso la barca avanza.
Quando il livello dell'acqua aumenta e non consente la spinta sul fondo il remo viene infilato nello scalmo e si procede a voga.
Qualche decennio fa sul fiume, soprattutto la domenica, si incontravano parecchie persone che navigavano con il barcè; diversi mottesi passavano il tempo libero godendosi il fiume con questa imbarcazione, era lo sport più praticato in paese.
Remando in barcè lo sforzo fisico aumenta notevolmente (il peso del "barcè" supera i 100 Kg) mentre la velocità cala in uguale proporzione: ogni metro guadagnato in risalita costa sudore e fatica. Uno dei vantaggi del "barcè" è quello di poter trasportare a bordo degli ospiti insieme alle vettovaglie per un piacevole pranzo sul fiume. Uno svantaggio del "barcè" è che gli spazi di manovra sono più ampi e quindi la rotta ha meno possibilità di avventure in spazi limitati.
Ai giorni nostri questa tradizione si sta perdendo, purtroppo, solo pochi ormai sanno remare con il barcè.
All’insegna di una riscoperta della remata a voga e a punta che possa essere insegnata ai giovani ancora amanti del fiume e che grazie alla loro passione questa tradizione remiera non vada perduta ecco inserirsi la gara dei barcè.
Nella mattinata di sabato 16 agosto 2014, sei coppie di amici hanno remato nel tratto di Ticino al Guado della Signora, con spirito sportivo e fondamentalmente giocoso, per la gara dei barcè, e al termine della manifestazione premi per tutti i partecipanti!!!!!

l'Amministrazione Comunale.

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