Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista

Costruita secondo lo stile barocchetto, con facciata convessa ad un solo ordine è ornata da lesene e da modanature mistilinee e conclusa da un timpano arcuato aperto da una grande finestra ovale.

Immagine principale

Descrizione

( Da Palestra )
Nel 1412, Azzone, figlio di Antonio Visconti e feudatario di Motta, fece costruire la chiesa ( allora Cappellania di Sant’Antonio a cui nel 1455 si aggiunse anche l’appellativo di Cristoforo ) per onorare il padre.Il Cardinal Federico Borromeo, nel 1605 afferma che era stata costruita nel ” receptum ” mediante ” fossatum “La Confraternita del S. S. Sacramento fece erigere un altare a San Giovanni Battista e nel 1528 Giò Antonio De Pereis fece celebrare due Messe settimanali a quell’altare.
Nel 1566 il Legato di San Carlo Borromeo, il Rev. Bernardino Cermenati scriveva che la Cappellania dei Santi Antonio e Cristoforo era di ” Patronato dei Visconti ” che eleggevano un Cappellano.La elezione era ratificata dal Prevosto di Casorate o da quello di Rosate. Il primo Rettore fu Don Tomaso Sacchi.
Nella nota del Legato si dice che nel 1570, in chiesa c’ era il battistero, il vasetto degli Oli santi del Battesimo e della Unzione degli Infermi. Due Cappellani attendevano alle funzioni religiose essenziali: uno spiegava la dottrina cristiana e l’altro era Curato ( non Parroco ) pur tenendo il ” Patronato “. Allora c’era il Prete Pietro Antonio Pisone che abitava distante dalla chiesa.
Nel 1573 l’ Arcivescovo di Milano,Carlo Borromeo visitò Motta ed esortò i Mottesi a dire ai Visconti di trasferire la Cappella, ( dei Santi Antonio e Cristoforo ) da “Cappella” in “Cappella Curata “col Curato, (il Parroco), pur tenendo il Patronato e di dargli una rendita.
C’erano due soluzioni: la prima con la elezione del Parroco con una rendita nella Cappella Curata; la seconda con la fondazione di una Parrocchia da parte della Comunità dando al Parroco £ 250 l’ anno.
I Mottesi scelsero la seconda soluzione.
Alessandro Calvi, Gian Giacomo Del Zuan ed il notaio Gian Paolo Annoni, il 26 maggio 1575 firmarono per la erezione della NUOVA PARROCCHIA col titolo di SAN GIOVANNI BATTISTA. I Visconti mantennero il diritto sulla sola Cappella in cui potevano far celebrare la Messa ( la Cappella del Crocifisso) La Parrocchia di Casorate non fu più la Parrocchia dei Mottesi che non dovettero più recarsi a Casorate per le Messe festive ed i Sacramenti. La decisione del Borromeo e della Comunità derivava anche dalla difficoltà per la gente di attraversare il Naviglio di Bereguardo al Guado della Caiella, specie in inverno . Il Palestra scrive che il Visitatore Bernardino Cermenati nel 1566, ” aveva sentito una diceria ” secondo cui la Chiesa parrocchiale sarebbe stata riedificata dagli ” huomini ” ma non può essere che dopo soli 150 anni ci sia stata una tale necessità. ” Di fatto – scrive – dalla Visita del 1570 di Padre Schiavone fino alla visita del Cardinal Pozzobonelli del 1747 non si ricorda mai tale ipotetica ricostruzione” E pone anche tanti altri motivi. Quindi, per Palestra, la Chiesa parrocchiale è sempre quella edificata nel 1412 La Chiesa vanta un prestigioso Organo dei Fratelli Prestinari di Magenta, costruito tra il 1854 ed il 1861 fruito spesso per concerti d’Organo

Modalità di accesso:

La chiesa è accessibile dalla porta principale e dalle due porte laterali secondarie.

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 02 9000 0658

Pagina aggiornata il 23/10/2024